Sofferenza momentanea

I sogni che Dio ci dà, verranno sempre attaccati da Satana, il più grande nemico delle nostre anime, e dalle persone che non capiscono l’opera di Dio nella nostra vita. Sono stata ferita profondamente dalla mia famiglia e da persone che considero la mia famiglia e il dolore che si prova quando si viene feriti dalla propria famiglia è viscerale e lascia tagli molto profondi.

I fratelli di Giuseppe, la sua stessa carne e il suo stesso sangue, erano gelosi di cosa sarebbe successo se i suoi sogni si fossero avverati. Per questo hanno cercato di distruggere lui e i suoi sogni.

Sappi questo, cara sorella, i sogni e le aspirazioni che Dio ti dona non possono essere distrutte da nessuno. Dio te li ha donati ed è fedele nel completare ciò che ha iniziato nella tua vita. Come faccio a saperlo?

Leggiamo i versetti 8 e 9 del passo di oggi:

“Noi siamo tribolati in ogni maniera, ma non ridotti all’estremo; perplessi, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; atterrati, ma non uccisi”

Non verremo mai schiacciate dal dolore o dalla sofferenza che proviamo, anche quando viene dalle mani di quelli più vicini a noi. Perché? Perché lo dice la Parola di Dio. Io credo alla parola di Dio più di quanto non creda che il mio nome è Ebos. Potremo essere provate dalla quantità di dolore che attraverseremo, ma non saremo mai lasciate nell’angoscia o nella disperazione. Come con Giuseppe, il Donatore dei nostri sogni è vivo e guarda la Sua Parola avverarsi. Alleluia! Saremo perseguitate perché crediamo in Dio e non possiamo vivere come fanno gli altri, ma tieni duro mia cara, Dio non ti ha abbandonato. Non ti abbandonerà. Chi veglia su di noi non dorme né sonnecchia. L’eterno Dio d’Israele è la nostra roccia e fondamento, la nostra ancora e il nostro aiuto sempre presente in ogni momento.

“Perché la nostra momentanea, leggera afflizione ci produce un sempre più grande, smisurato peso eterno di gloria, mentre abbiamo lo sguardo intento non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono; poiché le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne.”
2 Corinzi 4:17-18

Quando l’apostolo Paolo usò l’espressione “leggera afflizione” non cercava in alcun modo di banalizzare la sofferenza. La stava paragonando alla ricompensa e alla gloria che riceveremo quando tutto sarà compiuto. Il mio dolore in questo momento non è niente in confronto alla bellezza che Dio ne trarrà. 

Chi avrebbe mai pensato che Giuseppe sarebbe diventato il secondo uomo più potente in Egitto? Fu tradito e venduto come schiavo dai suoi fratelli, accusato di adulterio da una donna, gettato in prigione e dimenticato da chi avrebbe dovuto aiutarlo. Tuttavia, quando fu il momento, Dio, in tutta la Sua gloria, si presentò. Giuseppe non assomigliava per niente al suo dolore, alla sua sofferenza e al suo passato. Tanto che nemmeno i suoi fratelli lo riconobbero.

Questo è il Dio che serviamo. Egli non prende alla leggera il tuo dolore. Vede le tue sofferenze e sa cosa fare. Ciò che Egli porterà sulla tua strada sarà molto di più del confronto. Perdona coloro che ti hanno ferito e distogli gli occhi dal dolore e dalla sofferenza, concentrandoti sulla Parola e sulle promesse di Dio. Se lo ha detto, lo farà. Teniamo duro, perché saremo ricompensate potentemente nell’eternità e, come ci ricordano i versetti di oggi, siamo sicure dell’eternità con Lui dove non ci saranno più lacrime, dolore, sofferenza e tristezza.

Dio è dalla tua parte, non sei sola. Chiedigli di aprire i tuoi occhi spirituali in modo che tu possa vedere le cose dal Suo punto di vista. In questo modo, sarai incoraggiata a continuare ad andare avanti.

Preghiera: Dio, in momenti come questo voglio stare alla Tua presenza, non andare da nessuna parte e non fare altro perché la Tua Parola ha riempito il mio cuore di speranza, sicurezza e gioia. Grazie per la Tua Parola. Aiutaci a concentrarci su di te, nonostante ciò che vediamo o sentiamo. Apri i nostri occhi per poter vedere le nostre sofferenze dalla tua prospettiva, che possiamo essere confortate e confortare gli altri. Ti amiamo, Amen.

Ebos

Sfida settimanale: Dio permise a Giuseppe di sopportare grandi sofferenze nella sua vita per realizzare i Suoi propositi divini. Mentre leggi, nota la sofferenza di Giuseppe. Dopo aver completato la lettura di questa settimana, ripercorri i momenti della sua sofferenza e rifletti su come Dio ha redento ciascuno di quegli eventi. Credi che Dio possa operare allo stesso modo nella tua vita? In che modo Dio ha già redento alcuni dei tuoi momenti di sofferenza?

 

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