Ricordare la verità

Negli ultimi anni ho gridato al nostro Signore molte più volte che in qualsiasi altro periodo della mia vita. Più volte di quanto vorrei ammettere, ho lottato con i miei crudi sentimenti di abbandono. Domande, come quelle che leggiamo nel Salmo 77, hanno riempito la mia mente mentre cercavo di andare a dormire la sera tardi, chiedendomi quando Dio avrebbe calmato le tempeste che infuriavano nella mia vita. Mi sentivo come se avessi seguito Gesù in una barca su un lago, come i discepoli e, da allora, la mia vita fosse stata scossa inesorabilmente da una tempesta dopo l’altra, mentre queste si abbattevano sulla mia vita. È stato nei momenti più bui di quelle notti che ho permesso al mio cuore e alla mia mente di abbassare la guardia e di mettere in discussione tutto ciò che Dio aveva permesso che accadesse.

Mi amava ancora? Nella mia mente io sapevo la verità ma Egli ha permesso che entrasse nella mia vita un qualcosa che facesse del male alla mia famiglia e a me, e questo mi sembrava un gesto poco amorevole. 

Voleva portarmi al mio punto di rottura? Sembrava che avessi a malapena il tempo di riprendere fiato quando la mia vita fu colpita da un’altra tempesta. E il numero di tempeste che io e la mia famiglia abbiamo dovuto affrontare in così poco tempo mi ha fatto chiedere perché Lui non fosse intervenuto per attenuare ogni colpo. 

La potatura che Dio ha fatto nella mia vita, a volte, mi ha fatto chiedere se Lui volesse potare per far crescere di più la mia vita, o tagliare i rami morti dove non c’era più niente. 

Sì, questi ultimi due anni sono stati difficili. 

Eppure, non ho mai capito veramente come ci si sente a lamentarsi finché non ho dovuto attraversare un periodo come questo. Sebbene questi ultimi anni siano stati duri, sono stati anche buoni. Buoni perché sono cresciuta più vicina a Gesù in mezzo al dolore, in mezzo all’ignoto, e nonostante mi domandassi tutti quei “perché” che mi tenevano sveglia la notte. 

Attraverso questi due anni di lamento, ho imparato che va bene gridare al nostro Signore. Va bene mettere in dubbio le Sue azioni e ciò che Egli permette che accada nella nostra vita. Va bene essere crudi con le nostre emozioni quando siamo ferite e gridare in mezzo ad esse. 

E in quei momenti, quando siamo tentate di provare disperazione, scegliamo invece di ricordare. 

Ricordiamo quando Dio è stato fedele in passato e ricordando, troviamo la forza di fidarsi. Fiducia nella sovranità di Dio. Fiducia nella saggezza di Dio. Fiducia nell’amore di Dio. 

Cara amica, se ti sei trovata in un periodo di sofferenza come me, lascia che ti incoraggi a ricordare, come Davide condivide nel Salmo 77. Ricorda che nonostante ciò che senti, Dio non ti ha abbandonato. Ricorda i suoi anni di fedeltà non solo per te e la tua famiglia, ma anche in tutta la Bibbia. 

È nella scelta di ricordare la fedeltà di Dio che possiamo trovare la forza di fidarci di Dio in mezzo al dolore. 

Ricorda che anche questo passerà, che questa stagione alla fine cambierà, che il dolore non durerà per sempre e che non sei sola nel mezzo del dolore. Grida a Dio e ricorda la Sua fedeltà nei tuoi confronti mentre ti dà la forza di stare in piedi un altro giorno.

Ama Dio Grandemente,

Sfida Settimanale: Rifletti su un momento della tua vita in cui hai trovato difficile avvicinarti a Dio a causa della tua sofferenza. Appuntati le domande difficili che ti sei posta e che non sembrano essere in accordo con il Dio che conosci. Questa settimana passa del tempo ad abbandonarle a Dio in preghiere di lamento.

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