Quello che so

‘”Gesù m’ama, questo so, il Vangel lo rivelò…”

I miei primi ricordi della Scuola Domenicali sono legati a questa bella e semplice canzone. Semplice ma profonda. Una verità fondamentale, sicura e immutabile che continuo a dover ricordare, specialmente quando la vita si fa dura.

C’è un pericolo incombente quando affrontiamo delle difficoltà o passiamo per momenti duri, ovvero, quello di usare il filtro di ciò che stiamo vivendo per guardare Dio e mettere in dubbio la Sua persona e il Suo operato.

Invece, dobbiamo impegnarci a vedere la realtà secondo la prospettiva delle verità che conosciamo sul nostro Dio buono, amorevole, fedele e che mantiene le Sue promesse. Abbiamo bisogno di afferrarci alla Sua Parola come ancora per la nostra anima per poter affrontare le tempeste della vita senza che la nostra fede naufraghi o senza sentirci abbandonate.

La pratica del lamento, ovvero l’esprimere onestamente le nostre angosce più profonde, i nostri desideri, dubbi o paure, è tanto utile quanto biblico. Essa diventa anche un canale attraverso cui Dio, tramite il Suo Spirito, ci mostra qualcosa in più del Suo carattere. Con essa la nostra fede viene fortificata, la nostra fiducia diventa più profonda e ci vengono offerti dei tesori che ci aiutano a perseverare  nei periodi bui.

Tempo fa, durante una riunione in chiesa, una mia cara amica condivise come, nei dieci anni precedenti, aveva dovuto combattere con tre differenti tipi di cancro. Ci parlò del dolore delle cure, delle operazioni, delle terapie e degli effetti collaterali che tutto questo aveva provocato nel suo corpo. Ci disse che qualcuno si era avvicinato a lei chiedendole se aveva imparato qualcosa di nuovo su Dio attraverso quanto le era accaduto. Rispose che piuttosto era come se tutto quello che aveva imparato per anni nel suo cammino di fede fosse diventato, in quell’occasione, reale, vero e specifico per lei. L’unica cosa di cui era certa, più di qualunque altro momento nel passato, era che, nonostante tutto, Dio veramente la amava molto.

Fu così commovente! Non era quello che mi aspettavo di sentire.

È naturale che la reazione umana alle nostre debolezze e ai nostri problemi sia dubitare di Dio e della Sua bontà. Dubitiamo del Suo amore perché non crediamo di poter capire perché le circostanze che dobbiamo affrontare siano così dure. Tuttavia, la mia amica aveva mostrato la gloria di Dio in modo meraviglioso, affermando di aver confidato in Lui nonostante tutto, essendosi aggrappata alla speranza che aveva in Cristo e sapendo che niente, assolutamente niente, l’avrebbe separata dall’amore immutabile, incondizionato, inesauribile e immeritato che Dio nutriva per lei e che aveva mostrato per mezzo di Cristo Gesù.

Dunque, nel meditare il brano di Romani 8 durante questa settimana e in special modo nei versetti 38 e 39 assegnati oggi, gridiamo, insieme all’apostolo Paolo che siamo certe, sicure e davvero convinte che niente ci potrà separare dall’amore di Dio per noi in Cristo Gesù.

Questo è l’eterno amore di Dio che possiamo conoscere sempre e di cui possiamo fidarci, adesso e per l’eternità. Ma come possiamo davvero conoscerlo? Guardiamo alla croce e vedremo Colui che ha sopportato la punizione e la sofferenza oltre ogni immaginazione e ci ricorda che su quella croce, Gesù stesso fu separato da Suo Padre perché noi non lo potessimo essere mai più!

Paolo non sottovaluta la sofferenza o le difficoltà. Egli non ci offre un messaggio del tipo ‘sorridi e sopporta’. No, Paolo ci presenta una vera battaglia in cui però Dio ci assicura che possiamo avere vittoria totale e schiacciante attraverso il nostro Salvatore Conquistatore.

Quando Paolo ci dice che è certo della vittoria in tutte queste cose (non nonostante queste cose o quando esse siano finite), possiamo fidarci che il suo messaggio è autentico perché l’apostolo stesso aveva sperimentato problemi e difficoltà ma anche il sostegno della potenza di Colui che lo aveva protetto durante ognuna di queste situazioni. Per questo, Dio può usarci per incoraggiare gli altri anche quando condividiamo la nostra sofferenza e diventiamo testimoni di come Dio è con noi in ogni situazione.

L’apostolo Paolo dettaglia una lista molto completa di tutte quelle cose che non potranno mai frapporsi fra noi e l’amore di Dio. Paolo menziona la morte, la vita, l’opposizione spirituale, ogni potere, altezza o profondità, presente e futuro e, nel caso si fosse dimenticato qualcosa, conclude con l’espressione: né nessun’altra cosa creata (Romani 8:39). Questo include davvero tutto! Niente in questo mondo può rubarci l’amore redentore e fedele di Cristo. Questa verità deve essere la roccia e il fondamento sicuro a cui aggrapparsi per ognuna di noi e per tutti coloro che, intorno al mondo, stanno affrontando persecuzioni estreme, prigionie e perfino la morte per il nome di Gesù.

Corrie Ten Boom (una donna che sperimentò, durante la Seconda Guerra Mondiale, l’orrore dei campi di concentramento nazisti) è uno splendido esempio di fede e costanza. Ricordo sempre le parole che ha scritto nel suo libro, Il nascondiglio: “Non c’è fossa coì profonda che l’amore di Dio non sia ancora più profondo.”

Amica mia, quale sofferenza stai provando in questo momento? Hai bisogno di ricordare che Gesù ti ama e che niente potrà separarti da Lui? Ricorda, Colui che ti ama è lo stesso che ha dato Se stesso per te e per mezzo della Sua resurrezione ha vinto il peccato, la morte e l’inferno anche per te. Insieme a Lui e con il Suo aiuto, qualunque sia la difficoltà che stai affrontando, tu hai completa vittoria (Romani 8:37).

Dunque, amate sorelle, come risponderemo a questa grande verità dell’amore divino e immutabile che abbiamo visto insieme durante questa settimana? Che possiamo crescere in esso ed essere fortificate dal Suo amore, unendoci alla preghiera dell’apostolo Paolo per i credenti di Efeso:

“…affinché egli vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, di essere potentemente fortificati, mediante lo Spirito suo, nell’uomo interiore, e faccia sì che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, perché, radicati e fondati nell’amore, siate resi capaci di abbracciare con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità dell’amore di Cristo e di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza, affinché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio.”
(Efesini 3:16-19)

GESÙ MI AMA, QUESTO SO!

Katie Shott

 

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