Non accontentarti delle piccole vittorie

Eppure non è ancora finita. Ogni evento della storia di Ester ci ha portato al punto in cui Aman viene appeso alla forca preparata per Mardocheo (Ester 7.10).

Anche se sono un po’ sconvolta dalla morte violenta di Aman, il mio cuore fa un sospiro di sollievo perché finalmente giustizia è fatta. Purtroppo, sono tentata di fermarmi qui, con il cuore soddisfatto per questa piccola vittoria. Eppure Dio può sconfiggere completamente il male. Perciò, scusatemi, ma non mi fermo!

Questa storia di redenzione non è ancora finita.

Mi domando: quante volte in tutta la mia vita mi sono fermata per accontentarmi delle piccole vittorie invece di mettermi in gioco per la vittoria finale e completa? La risposta? Troppe volte! Invece di mettercela tutta e confidare in Dio per veder accadere cose meravigliose, mi sono accontentata delle piccole vittorie convincendomi, inoltre, che esse fossero sufficienti. Mi vengono in mente un sacco di aree in cui questo è realmente accaduto: mangiare più sano, pregare in modo costante, intercedere per gli altri, curare il mio rapporto di coppia, educare i figli… e potrei aggiungerne molte altre.

Anche se per Ester stava spuntando l’aurora e si incominciasse ad intravedere la possibilità di salvezza per il suo popolo, ella non è ancora soddisfatta. Non è ancora finita. Ester ha ancora del lavoro da fare. 

In mezzo a tutto questo, non dimentichiamoci mai che il nostro Dio Onnipotente è il vero eroe in questa storia di redenzione completa e che trasforma anche ogni tragedia in trionfo.

Come posso dire con coraggio una cosa del genere? Non è troppo dire che ogni storia viene trasformata in trionfo? No, affatto, perché Dio ha già redento la nostra vita! Lui è l’eroe della nostra storia!

“In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia” (Efesini 1.7)

Anche se non vengono mai menzionati in questi versetti, Dio e la Sua mano sovrana sono presenti in tutta questa storia. Egli guida le cose secondo il suo piano divino. Che Dio potente serviamo!

A questo punto non ci sentiamo un po’ a disagio nel vedere la giustizia compiersi contro Aman? Ma, chiediamo a Dio di volgere il nostro sguardo verso Colui che ha vissuto una situazione simile ma ingiustamente: il nostro Signore Gesù Cristo. Ciò che secondo Satana rappresentava (la vittoria del male,) il male fu davvero un trionfo senza uguali per Gesù Cristo! Quando ha dichiarato Tutto è compiuto, davvero era TUTTO compiuto!

Leggi queste parole:

“Così come la forca alta circa 25 metri che Aman aveva costruito nel cortile di casa sua per uccidere Mardocheo, l’albero su cui Satana voleva uccidere e svergognare Cristo Gesù, divenne il posto in cui Cristo trionfò pubblicamente sul peccato e sul male. Dio ha trasformato il male in redenzione eterna. Il trionfo della croce e la tomba vuota hanno lasciato i nemici di Dio nudi e impotenti di fronte a Lui. Nonostante essi continuino a guerreggiare contro Dio fino a quando Gesù li userà come sgabello dei Suoi piedi, Egli ha già sferrato contro di loro il colpo mortale. Tutta la gloria e l’onore al nostro Re!”
(Maery Wilson, ESV Devotional Bible)

Dio, il nostro Dio, lo stesso Dio che è stato leroe della storia di Ester, è anche il NOSTRO eroe. Potrebbe non sembrarti vero, ma Dio è sovrano e la Sua mano amorevole è intessuta anche in ogni dettaglio della tua vita! Ricorda: non è ancora finita!

Parliamone: ci sono stati momenti in cui sei stata tentata di accontentarti di una piccola vittoria invece di confidare in Dio per ottenere una vittoria più grande? Sapere che ‘non è ancora finita’, può portare speranza al tuo cuore? In che modo? Condividilo con noi nei commenti!

Tutto per Gesù,

Sfida settimanale: viviamo in un mondo affamato di speranza. Questa settimana prega e chiedi a Dio di mostrarti qualcuno che ha bisogno di essere incoraggiata con la speranza che solo Cristo può dare. Sii propositiva e incoraggia quella persona anche solo con un messaggio, un biglietto o una visita. A volte abbiamo bisogno di ricordare che non siamo sole nelle nostre battaglie.

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