Maranatha

Nel primo secolo, quando i cristiani celebravano la Cena del Signore, recitavano una preghiera che finiva con “Maranatha” che significa: “Vieni nostro Signore!”. Come cristiani non vediamo l’ora che arrivi la seconda venuta di Gesù, quel tempo nel quale Egli ritornerà e sradicherà il peccato una volta per tutte, combatterà con Satana, riverserà il Suo giudizio su coloro che lo hanno rifiutato e farà della terra un paradiso, riempiendola della Sua presenza e della Sua perfezione. 

Come chiesa attendiamo il nostro sposo che asciugherà ogni lacrima, rivendicherà tutti i mali fatti alla Sua sposa per portarla poi nel Suo regno e vivere veramente felici e contenti. Un giorno arriverà il nostro finale da favola e tutto sarà reale. 

Tutto ciò sarà possibile perché Gesù è risorto. È la resurrezione del nostro Salvatore che renderà reale la seconda venuta. Un salvatore morto non può tornare da noi, un salvatore morto non può preparare un posto per noi. Un salvatore non può avere la vittoria finale sul peccato e sulla morte, se lui stesso è ancora sulla terra. 

Il nostro Redentore vive! E poiché Egli vive, possiamo rivendicare tutte le promesse delle Scritture: dalla promessa che Egli è con noi e ci dà tutto ciò di cui abbiamo bisogno, alla promessa della nostra vita futura con Lui.  

Il fatto che Gesù ritornerà non dovrebbe essere soltanto un evento che attendiamo ma, esso dovrebbe avere anche delle conseguenze sul modo in cui viviamo oggi.  

Sia all’inizio che alla fine del libro dell’Apocalisse ci viene detto ciò che dovremmo fare mentre aspettiamo. In Apocalisse 1:3 Giovanni scrive: “Beato chi legge e beati quelli che ascoltano le parole di questa profezia e fanno tesoro delle cose che vi sono scritte, perché il tempo è vicino!”. E Gesù in Apocalisse 22:7 dice: “Ecco, io vengo presto; beato chi custodisce le parole della profezia di questo libro”. 

Dobbiamo leggere e custodire le parole che troviamo nelle nostre Bibbie. Per “custodire le parole”, dobbiamo imparare a studiare in modo da capire e, successivamente, vivere correttamente in accordo con ciò che Dio ci ha detto.  

Ecco alcune cose che sono richieste per fare ciò: 

  1. Dedizione. Dobbiamo dedicarci alla Parola di Dio e non possiamo farlo se non rendiamo la stessa, una priorità. Forse è arrivata l’ora di riordinare le nostre vite in base a come decidiamo di trascorrere il nostro tempo.
  2. Tempo.  Ci vuole del tempo per leggere, studiare, comprendere e applicare gli insegnamenti delle Scritture. A volte siamo smemorati, disinteressati, lenti nel comprendere o facilmente distratti. Non cresceremo nella nostra conoscenza di Dio se non ci prenderemo del tempo per conoscere Lui e la Sua Parola.

  3. Umiltà. Nella Scrittura ti imbatterai in cose che non ti piacciono. Dio non è come noi e le Sue vie non sono le nostre vie. Invece di lasciare che l’orgoglio ci dica che noi ne sappiamo di più, dobbiamo prendere quelle verità dure e scomode e fidarci del fatto che Dio sa quello che sta facendo.

Loda il Signore che è risorto e che verrà di nuovo. Facciamo quello che hanno fatto i cristiani del primo secolo, aggiungendo “Maranatha” alle nostre preghiere perché mi piacerebbe che Gesù tornasse il prima possibile.   

Con gli occhi su Gesù, 

 

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