Le figure retoriche

«Infatti i miei pensieri non sono i vostri pensieri, né le vostre vie sono le mie vie», dice il Signore. «Come i cieli sono alti al di sopra della terra, cosí sono le mie vie piú alte delle vostre vie, e i miei pensieri piú alti dei vostri pensieri. Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza aver annaffiato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, affinché dia seme al seminatore e pane da mangiare, cosí è della mia parola, uscita dalla mia bocca: essa non torna a me a vuoto, senza aver compiuto ciò che io voglio e condotto a buon fine ciò per cui l’ho mandata.»
Isaia‬ 55:8-11‬ ‬‬‬‬‬‬‬‬‬‬‬‬‬‬‬‬

La Scrittura è piena di figure retoriche. Attraverso l’ispirazione dello Spirito Santo, gli autori “umani” della Bibbia furono creativi e artistici con le parole impiegate. Le figure retoriche vengono usate in ogni genere presente nella Bibbia. Troverai similitudini, metafore, ripetizioni, simbolismi e personificazioni. Tutte queste sono chiamate figure retoriche e vengono usate prevalentemente nei libri poetici e profetici, ma anche gli scrittori storici, gli evangelisti e gli autori delle Epistole ne fanno largo uso.

Qui di seguito una lista di figure retoriche usate nella Scrittura:

Similitudine: Una forma di paragone tra due cose o idee. Una similitudine è un paragone esplicito in cui viene usata la parola “come”.

Esempio: “Egli sarà come un albero piantato vicino a ruscelli.” Salmi‬ 1:3‬ ‬‬‬‬‬‬‬‬‬‬‬‬

Metafora: È un’altra forma di paragone tra due cose. È una sorta di rappresentazione in cui un elemento ne rappresenta un altro. Una metafora indica che un qualcosa è qualcos’altro.

Esempio: “Il Signore è il mio pastore.” Salmi 23:1

Personificazione: Una forma di rappresentazione in cui ad un oggetto inanimato vengono associate caratteristiche o qualità umane.

Esempio: “La terra piange.” Gioele 1:10

Antropomorfismo: Consiste nel rappresentare Dio come un umano. A Dio, invisibile e immateriale, vengono spesso attribuite caratteristiche umane.

Esempio: “La tua destra mi salva.” Salmi 138:7

Simbolismo: Usare un oggetto materiale per rappresentare una verità spirituale o morale. A volte queste sono esplicitamente scritte nel testo, altre volte sono implicite.

Esempio: « Per sette giorni le mangerai con pane azzimo, pane d’afflizione..» Deuteronomio ‬ 16:3‬ ‬‬

Metonimia: Usare un nome per indicare qualcos’altro con cui è in stretta relazione. Nell’esempio qui riportato, l’espressione ‘Mosè e i profeti’ indica i libri della Bibbia scritti da Mosè e i profeti.

Esempio: “Hanno Mosè e i profeti, ascoltino quelli..” Luca 16:29

Sineddoche: Uno scambio di concetti correlati che possono essere usati in diversi modi. Di solito viene usata una parola per rappresentarne un’altra correlata a questa. Può essere usata per sostituire il generale per qualcosa di specifico o lo specifico per il generale, l’insieme per una parte o una parte per l’insieme.

Esempio: “Il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne.” Efesini 6:12 (Sangue e carne sono la parte che indica l’insieme degli esseri umani)

Iperbole: Un’esagerazione intenzionale, utilizzata per enfatizzare il concetto.

Esempio: “Tutti costoro potevano lanciare una pietra con la fionda a un capello, senza fallire il colpo.” Giudici ‬ 20:16‬ ‬‬‬‬

Ironia: Consiste nell’usare un linguaggio contrario al significato che si vuole attribuire. Solitamente è intesa come sarcasmo o presa in giro.

Esempio: “Bell’onore si è fatto oggi il re d’Israele!” Secondo libro di Samuele‬ 6:20 ‬‬

Ossimoro: L’accostamento di due parole opposte per enfatizzare il significato.

Esempio: “Presentare i vostri corpi come sacrificio—vivente…” Romani 12:1 (I sacrifici offerti erano solitamente animali morti)

Ripetizione: Ripetere la stessa parola o la stessa frase per sottolineare il concetto.

Esempio: “Tu conservi la pace, la pace…” Isaia 26:3 (Non è contemplata in tutte le traduzioni, ma qui la parola ebraica “shalom” è ripetuta due volte per dare enfasi.)

Domanda retorica: Quando un autore usa una domanda retorica, non cerca una risposta ma, al contrario, dà ad intendere qualcosa di scontato usando una domanda con un’ovvia risposta.

Esempio: “Sai quando figliano le capre selvatiche?” Giobbe ‬ 39:1‬

 


 

Mentre ripassi queste figure retoriche, noti quanto sia attuale il brano di oggi?

L’autore come ha usato questi ricorsi letterari per trasmettere il suo messaggio?

Ciò che fa, rafforza il messaggio del brano?

Perché sì o perché no?

Nel concludere il tuo tempo di oggi con la Parola di Dio, prenditi qualche minuto per adorare e ringraziare Dio per la sua creatività. Egli ha usato molti autori “umani” e migliaia di anni per mostrare il Suo carattere attraverso le parole scritte. Lodalo per il modo in cui la Sua volontà perfetta è compiuta, nonostante i piani e la volontà delle persone.

*Le definizioni letterarie sono di Gordon Johnston, note di corso, Introduction to Biblical Hebrew Poetry, Dallas Theological Seminary, OT104 Hebrew Exegesis and OT History, Primavera 2019.

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