La resurrezione e la vita

Ti sei mai ritrovata in una situazione buia, pesante e senza nessuna speranza? 

Sono appena tornata da oltreoceano dove ho visto con i miei occhi alcune situazioni che sembravano proprio senza speranza. Ero seduta al fianco di alcuni fratelli e sorelle in Cristo mentre stavano pregando perché Dio intervenisse. Tutti sapevano che se Dio non l’avesse fatto, la loro situazione sarebbe stata terribile. Eppure, sono stata anche testimone della loro speranza e ho sentito raccontare le testimonianze di come Dio stava operando in modo miracoloso. Una storia dopo l’altra raccontava come Dio stava portando la luce nelle tenebre. Anche nel bel mezzo del loro dolore, la loro convinzione di quanto Dio fosse la nostra resurrezione e la nostra vita era forte.

Il brano di oggi ci porta in una famiglia che è attanagliata dal dolore e dalla disperazione. Maria, Marta e Lazzaro erano amici che Gesù amava molto. Ma la situazione era drammatica. Lazzaro era malato e Maria e Marta sapevano che Gesù aveva il potere di guarire il loro fratello e che senza di Lui, Lazzaro sarebbe molto probabilmente morto.

Maria e Marta mandarono a chiamare Gesù, chiedendogli di andare presto da loro. Tuttavia, nonostante il suo amore per Lazzaro, Egli non partì subito. Rimase nel luogo in cui si trovava per altri due giorni.

E Lazzaro morì. 

Il dolore era forte nella loro casa quando Gesù arrivò. Riesci a immaginare che sollievo sarebbe stato se Gesù fosse arrivato prima? Invece… il miracolo non è arrivato troppo tardi?

Nel momento in cui Gesù seppe della malattia di Lazzaro, promise: “ Questa malattia non è per la morte, ma per la gloria di Dio, perché per essa il Figlio di Dio venga glorificato” (Giovanni 11:4).

A Maria e Marta, sebbene credessero che Gesù avesse il potere di guarire, sembrava inconcepibile che Egli avesse il potere di  riportare in vita una persona dalla morte.

Eppure tutte le promesse di Dio sono vere. Gesù sarebbe stato fedele alla promessa fatta all’inizio del capitolo.

Gesù, parlando con Marta disse: “ Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno. Credi tu questo?

Lei rispose: “Sì, Signore, credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che deve venire nel mondo” (Giovanni 11:27).

Dopo questo, Gesù pianse. Poi andò al sepolcro dove giaceva il corpo morto di Lazzaro e  mantenne la Sua promessa: Lazzaro uscì da quella tomba! 

Fu riportato dalla morte alla vita.

E proprio come Gesù aveva predetto, attraverso la morte e la resurrezione di Lazzaro, Dio fu glorificato. Lo stesso vale per te e per me. Quelli di noi che sono in Cristo sono risorti a nuova vita per la gloria di Dio (Romani 6:4; Colossesi 2:12).

Il miracolo della resurrezione di Lazzaro non significa soltanto che un uomo che prima era morto ha camminato di nuovo ma soprattutto che, poiché Gesù è il Messia, tutti coloro che sono morti nel peccato possono tornare alla vita in Cristo. 

Questi segni e miracoli, presenti in tutto il libro di Giovanni, ci inducono a rispondere ad una domanda che non può essere ignorata: Chi è questo Gesù?

Ebbene in questo passo impariamo che Gesù è il Messia, che è la risurrezione e la vita e che nessuno può andare al Padre se non attraverso di Lui.

Ma cosa ha a che fare questo con te?

Se Gesù è chi Marta ha detto di essere, allora non importa cosa affronti, puoi aggrapparti a Gesù che ha conosciuto il dolore e la sofferenza terrena e ha promesso di fare nuove tutte le cose. Egli è la nostra Resurrezione e la nostra Vita, e per quelli che, come noi, sono in Lui, è confortevole sapere che, indipendentemente dalla sofferenza che ci viene incontro, serviamo un Dio che porta luce nelle tenebre e risuscita i morti alla vita.

Brittany

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