Ciò che verrà sarà meglio di ciò che è stato

Infatti io ritengo che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria che dev’essere manifestata a nostro riguardo.
(Romani 8:18)

Come possiamo conciliare quella sorta di tensione fra ciò che viviamo adesso quando le cose si mettono male nella nostra vita e la meravigliosa speranza, che altro non è che certezza, di quanto ci aspetta nel futuro?

Il vocabolario definisce il concetto di tensione come  lo stato derivante dall’applicazione di una o più forze opposte. Credo che ognuna di noi, leggendo queste parole, ha ben chiaro cosa voglia dire questa espressione. Siamo attratte da forze opposte quando affrontiamo tutte quelle situazioni che sembrano non avere senso. Situazioni come malattie gravi, sterilità, problemi economici, tradimenti, perdita di una persona cara, relazioni interrotte, depressione, perdita del lavoro, ecc… Essere sotto tensione è sempre molto doloroso.

Certamente, per molte di noi queste sono situazioni reali. Tuttavia, mentre ci barcameniamo fra il dolore e la speranza, fra ‘quello che è’ e ‘quello che sarà’, possiamo ricordare le promesse di Dio che ci assicurano una gloria prossima che la Bibbia descrive come ‘incomparabile’ alle sofferenze presenti che affrontiamo oggi. Romani 8:18 dice: “Infatti io ritengo che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria che dev’essere manifestata a nostro riguardo.”.

Questo mi dice che possiamo aspettarci tanto il dolore quanto la speranza. Sperimenteremo sicuramente del dolore e della sofferenza in questa vita. Proprio in quei momenti, possiamo gridare a Dio la nostra disperazione, proprio nel camminare in mezzo al dolore. Di questo si tratta il lamento davanti a Dio: esercitare il lamento verso Dio ci permette di proseguire il viaggio attraverso il dolore e il lutto, non ignorando o nascondendo quello che è realtà, ma permettendoci di annullare la distanza che sentiamo verso la speranza eterna. Per coloro che hanno creduto in Cristo come loro Signore, le sofferenze presenti non sono la fine della storia. Quello che verrà non è minimamente comparabile alla gloria futura!

Dio sa come riportare ogni nostra perdita e ogni nostro dolore al punto di partenza e redimerli tutti. Che sperimentiamo il compimento delle Sue promesse da questa parte di cielo o che rimaniamo semplicemente in attesa, aggrappate a quella speranza che deve essere ancora compiuta, possiamo confidare pienamente nella Sua Parola e nelle Sue promesse che ci ricordano che “…tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno.” (Romani 8:28)

In Cristo, c’è molta più vita, speranza e vittoria nel futuro di quanto ce ne sia nel nostro passato e nel nostro presente. Quello che ci aspetta è definitivamente meglio di quanto è stato finora e noi “lo aspettiamo con pazienza.” (Romani 8:25)

Qualunque cosa ci capiti qui sulla terra o che vedremo un giorno in cielo, scopriremo che né i tempi difficili momentanei, né le delusioni, né il giorno più bello del nostro passato potranno offuscare lo splendore che ci aspetta in Cristo. Con Lui, il meglio deve ancora venire. C’è una speranza gloriosa davanti a noi. Quello che verrà sarà meglio di quanto è stato, nel nome di Gesù!

Andrea

Sfida settimanale: Questa settimana leggeremo Romani 8:18-39 ogni giorno. Cerca di memorizzare questo brano, o almeno alcuni versetti di esso, perché possano ricordarti in ogni momento la sovranità di Dio, il Suo potere, il Suo amore e la grande speranza che abbiamo in Lui.

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